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Il Premio Montale Fuori di Casa torna in Toscana con il patrocinio del ministero della Cultura. Mercoledì prossimo, 21 settembre (alle 17), nella sede del Gabinetto Vieusseux in Piazza degli Strozzi -di cui Montale fu direttore dal ’28 al ’38- il riconoscimento (nella Sezione Il Genio delle Donne) verrà conferito alla saggista, giornalista ed ex parlamentare Sandra Bonsanti. La motivazione recita “per l’impegno profuso nel corso della sua vita nel difendere i valori di democrazia, libertà e giustizia”.
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Bonsanti -come sottolinea il direttivo del Premio- “nel 2020 ha pubblicato un libro speciale ‘Stanotte dormirai nel letto del re’ (Archinto editore), nelle cui pagine sfilano le figure di alcuni degli intellettuali più interessanti del Novecento, amici e frequentatori di casa Bonsanti, da Carlo Emilio Gadda a Luigi della Piccola, da Giorgio Bassani allo stesso Eugenio Montale. Il libro, attraverso gli occhi della giornalista, all’epoca bambina, racconta il Novecento, secolo “in cui il Male si manifestò nella sua estrema radicalità, con la malapianta del nazismo e del fascismo a crescere e a mettere ‘ancora radice nel cuore dell’uomo”, scrive l’autrice.
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Alla premiazione è invitato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e interverranno la presidente del Premio Adriana Beverini, la vice presidente Barbara Sussi, la responsabile della Sezione “Il Genio delle Donne” Lucilla Del Santo e il consigliere Paolo Stefanini. La direttrice del Gabinetto Vieusseux Gloria Manghetti farà gli onori di casa e dialogherà con la premiata. A coordinare il pomeriggio la responsabile della comunicazione del riconoscimento, Alice Lorgna.
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Al termine della cerimonia verranno donate ai presenti, sino ad esaurimento, copie del libro di Sandra Bonsanti, “Stanotte dormirai nel letto del re”. L’evento, patrocinato e sponsorizzato dalla Regione Toscana, si realizza grazie al contributo di Confcommercio.
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Laureata in Etruscologia, Bonsanti ha vissuto negli Stati Uniti, a Milano, Roma e Firenze. Come giornalista ha lavorato in diverse testate come Il Mondo e Il Giorno, prima di approdare a Repubblica, per cui ha seguito inchieste scottanti come quella sulla P2. In seguito si è impegnata in Parlamento ed è quindi ritornata al giornalismo con la direzione de Il Tirreno.
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Dal 2002 al 2015 è stata presidente e animatrice dell’associazione Libertà e Giustizia, di cui è tuttora presidente emerita; nel giugno del 2017 ha ricevuto il Fiorino d’oro della città di Firenze “per il lavoro dedicato ad affermare e diffondere i valori della democrazia e della libertà”.
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Autrice di diversi saggi, tra cui “Il gioco grande del potere”, Chiarelettere (2013), “Il canto della libertà” per lo stesso editore (2016) e il recente “Colpevoli”, scritto con Stefania Limiti, edito lo scorso anno.