MILANO  – Basta scandali a Palazzo Chigi. Basta a un Parlamento «che continua a  sostenere questo governo». Una soluzione? «Ricucire l´Italia». È questa  parola d´ordine della manifestazione che andrà in scena sabato  prossimo, a Milano, per iniziativa dell´associazione «Libertà e  giustizia», che già nel febbraio scorso aveva riempito il Palasharp.
Tutto  nasce attorno al manifesto di Gustavo Zagrebelsky dall´omonimo titolo  (“Ricucire l´Italia”). Non solo un grido di allarme sulla rottura nel  rapporto fra cittadini e istituzioni, non solo un atto d´accusa verso  parlamentari nominati e disposti a trasformare «il vero in falso e il  falso in vero» ma, anche e soprattutto, l´impegno per «nobilitare la  politica e ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e in  coloro che le impersonano».
L´iniziativa prenderà il via alle 14 e  30 all´Arco della Pace, in zona Sempione, e verrà presentata da Luisella  Costamagna. Hanno già aderito intellettuali, tra i quali proprio  Zagrebelsky, presidente emerito della Consulta, e politici come il  sindaco di Milano Giuliano Pisapia. L´ex giudice Giuliano Turone,  partendo dalla lettura di un brano della Divina Commedia, farà  un´analisi dell´Italia di oggi.
«Nel febbraio scorso abbiamo dato il  via alle prime manifestazioni per invocare le dimissioni del presidente  Berlusconi» dice Sandra Bonsanti, presidente dell´associazione, per  spiegare i motivi della nuova mobilitazione. «Abbiamo di fronte a noi un  panorama durissimo, soprattutto per colpa dei cittadini eletti in  Parlamento che non trovano la forza di sfiduciare il premier. Eppure,  siamo in mezzo a una bufera, ed è necessario mettersi a lavorare per  ricostruire, perché bisogna essere orgogliosi di essere italiani». Ed è  per questo che, per l´appuntamento di sabato, in piazza, Libertà e  Giustizia invita chi parteciperà a portare con sè una bandiera  tricolore.
«L´obiezione che ci viene fatta – prosegue Bonsanti – è  questa: “voi siete matti, la società civile è rassegnata, non vi seguirà  mai”. Ma la nostra vuole essere una scommessa. La risposta da dare a  chi dice che non cambia mai nulla. Innanzitutto perché non è vero. Dalla  primavera scorsa è già cambiato molto. Penso all´esito dei referendum,  ai risultati dei ballottaggi. Non bisogna vergognarsi di essere  italiani, come a molti invece capita, soprattutto parlando con amici  all´estero. Noi ci prepariamo a mostrare un´altra faccia del nostro  Paese. La gente deve capire che si può dare un altro segnale della  propria diversità».
Parole che in parte ricordano in molti punti  l´appello fatto proprio due giorni fa dall´imprenditore Diego Della  Valle. E se ci fosse anche lui sabato prossimo a Milano? «In una fase  come questa – dice la Bonsanti – chiunque si sta svegliando è il  benvenuto. Per anni ci si è lamentati della “gente” sostenendo che  dormisse, di come si fosse creato un distacco incolmabile con il mondo  della politica. Adesso chi si sveglia è solo benvenuto, non faccio  analisi del sangue, più siamo e meglio è».		
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