Bologna, la Resistenza e la nascita della Costituzione Italiana

15 Giugno 2009

Derek Jones

ENERGIA PER L’ASTRONAVE TERRA // Parlare di Resistenza a Bologna. Un romanzo ambientato ai tempi del Fascismo è l’occasione per riaprire gli archivi dela memoria in una delle città medaglia d’oro al valore civile. Il circolo di LeG a Bologna ha invitato Vincenzo Palermo, autore del romanzo storico Gabbiani nella Tempesta sulla Resistenza a Bologna. Al tavolo dei relatori, c’erano anche Lino Michelini, oggi presidente di ANPI Bologna e del coordinamento regionale ANPI, storico capo partigiano noto in con il nome in codice ”William”. La presenza di Licia Califano, ordinario di Diritto Costituzionale a Urbino ha completato la ricostruzione storica parlando della nascita della nostra Carta costituzionale e della sua importanza oggi.Presenti anche Bruno Monti, 63a Brigata Bolero, Presidente ANPI Casalecchio, e Renato Romagnoli, 7a Brigata G.A.P., Bologna.
E’ stata una serata bellissima, molto partecipata: c’erano oltre 50 persone. Ha parlato prima Vincenzo Palermo raccontando anche la cronistoria della presa di potere del Fascismo, e la necessità ad un certo punto di controllare la diffusione dell’informazione per rafforzare il suo potere. Sullo sfondo, scorrevano immagini d’epoca, della Resistenza e della Liberazione di Bologna.Michelini ha fatto emozionare tutti ricordando le sue esperienze dirette (fu uno dei 12 partigiani che riuscirono a liberare 400 prigionieri da S.

Giovanni in Monte. In quell’azione fu ferito ad entrambi le gambe. Partecipò anche alla battaglia di Porta Lame). Ha ricordato anche quanto fu importante il ruolo delle donne (almeno 128 di loro infatti furono fucilate dai fascisti) che poi si sarebbero guadagnate il voto per la prima volta nel ’45, per l’Assemblea Costituente. Il diritto di essere votate però venne solo nel ’46. Michelini ha sottolineato che la nostra Costituzione è figlia della Resistenza e della lotta per la Liberazione.Licia Califano ha definito La Costituzione, nata il 1° gennaio 1948, come una tavola di valori Condivisi ricordando anche il giudizio molto positivo del primo firmatario Enrico de Nicola (Il Capo Provvisorio dello Stato Italiano, monarchico). Controfirmano: Umberto Terracini (Il Presidente dell’Assemblea Costituente, comunista) e Alcide de Gasperi (Il Presidente del Consiglio dei Ministri, democristiano).La Costituzione pone i limiti a chi comanda e le condizioni e i modi di governare. Chi governa deve rispettare la Costituzione. Molti sono stati i principi costituzionali approfonditi dalla docente, tra cui quelli relativi alla garanzia del pluralismo democratico e alla solidarietà sociale I vari interventi del pubblico hanno messo in evidenza tra l’altro che i “valori condivisi” oggi spesso NON sono condivisi, in parte anche per la poca conoscenza della nostra Costituzione. La scuola tende ad ignorare la Costituzione e soprattutto i giovani non la conoscono. Sono state anche ricordate le parole di Piero Calamandrei: La CostituzioneSe voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dov’è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani.

Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà, la dignità lì è nata la democrazia, lì è nata la Costituzione italiana.
Note:La Consulta Nazionale: fu un’assemblea provvisoria istituita in Italia dopo la seconda guerra mondiale sostituendo il Parlamento fino all’elezione dell’Assemblea costituente.

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